Sbiancamento dei denti: cos’è e come funziona
Lo sbiancamento dentale è la tecnica che permette di migliorare il colore dei denti, rendendoli più bianchi.
È “cosmetico” quando agisce su denti sani con l’unico scopo di renderli più bianchi, ma può essere effettuato anche per risolvere discromie dentali anche severe dovute a traumi, trattamenti endodontici non corretti o patologie sistemiche.
Come funziona
I prodotti che vengono utilizzati per lo sbiancamento contengono perossido d’idrogeno e perossido di carbammide, che vengono dosati in base alle esigenze.
I perossidi liberano ossigeno quando vengono posti a contatto con i denti: le molecole di ossigeno vanno quindi a disgregare le molecole dei pigmenti responsabili della discromia, rendendole non più visibili.
È importante sottolineare inoltre che:
- lo sbiancamento dentale agisce solo sui denti naturali: non agisce infatti su corone protesiche, otturazioni o qualsiasi altro materiale da restauro presente nel cavo orale;
- si possono sbiancare sia i denti vitali che i denti devitalizzati;
- lo sbiancamento è indicato nell’età adulta, ma sconsigliato in gravidanza.
Sbiancamento fai da te o professionale?
Anche se le tecniche di sbiancamento fai da te sono abbastanza diffuse, è consigliabile rivolgersi a un professionista per avere risultati sicuri ed evitare problemi allo smalto dei denti.
La durata dello sbiancamento nel tempo dipende dalla struttura del dente, dall’igiene e dal tipo di alimentazione.
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